ZES, una concreta opportunità per la Sicilia

Le Zone Economiche Speciali (ZES), che comprendono aree portuali e aree di sviluppo industriale, sono potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo attraverso agevolazioni di varia natura: dal credito d’imposta, alle facilitazioni per gli interventi di urbanizzazione primaria, alle semplificazioni amministrative e moltro altro ancora. Nella nostra regione, saranno due: una per la Sicilia occidentale e una per quella orientale.

Firmato lo scorso 15 giugno 2020 dal Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, il decreto istitutivo delle Zone Economiche Speciali (ZES) che rappresentano, per le regioni interessate del Mezzogiorno, una ghiotta opportunità di sviluppo.

Grazie a un sistema di incentivi, agevolazioni e programmi di investimenti, che consentiranno alle imprese che vogliano investire in queste zone (e, nella fattispecie, in Sicilia), le ZES sono potenzialmente in grado di rappresentare un momento di svolta, anche alla luce dei ritardi fino a oggi esistenti nello sviluppo causati da approssimazione, lungaggini burocratiche e assenza di strategie e visione prospettica.

Incentivi fiscali e credito d’imposta per investimenti fino a 50 milioni di euro, un consistente regime di semplificazioni burocratiche, accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l’accesso all’urbanizzazione primaria (gas, acqua, energia elettrica, strade) per le imprese insediate nelle ZES, sono i principali punti di vantaggio di un sistema potenzialmente in grado di prospettare alla Sicilia, e ai suoi quasi seimila ettari di aree interessate, una nuova fase di sviluppo economico, attraverso uno strumento concreto capace di attrarre investimenti e favorire il rilancio dell’occupazione.

La Linea della Palma, sempre attenta a quanto può consentire la crescita della nostra regione, sotto ogni profilo, seguirà con attenzione gli sviluppi relativi a questo argomento.